Terapia cellulare per il trattamento dell’adenocarcinoma metastatico
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Dottorato di Ricerca per il Dott. Paolo Camisa – Ospedale San Raffaele Milano.
Supervisori Prof. Stefano Crippa e Prof. Lorenzo Piemonti
Terapia cellulare per il trattamento dell’adenocarcinoma metastatico
Una delle più grandi sfide che l’adenocarcinoma pancreatico ci pone davanti è senza dubbio quella di trovare un trattamento per la malattia metastatica al fegato. Questo punto risulta infatti cruciale in quanto più della metà dei casi viene diagnosticata in stadio avanzato, quando il tumore e’ gia’ presente nel fegato. Nonostante la ricerca continui, ad oggi, per questi pazienti sono disponibili solamente dei regimi chemioterapici poco efficaci. Una delle principali ragioni di ciò è il fatto che il tumore del pancreas sviluppi una densa barriera fisica che risulta difficilmente attaccabile dai farmaci ad oggi a disposizione.
Il progetto di ricerca di cui ci occupiamo, cerca di trovare una soluzione a questo quesito, sfruttando un innovativo sistema di terapia cellulare basato su cellule staminali mesenchimali, ottenibili dal midollo osseo o dal tessuto adiposo. Queste cellule sono molto versatili e possono essere utilizzate come dei corrieri per il rilascio mirato di un chemioterapico, nello specifico il Nab-Paclitaxel, a livello delle metastasi. Si tratta infatti di cellule che naturalmente sono sia in grado di migrare verso siti di danno (come appunto le metastasi) che di inglobare e poi rilasciare sostanze chimiche, come appunto il chemioterapico. Questo approccio ha dimostrato numerosi vantaggi, le cellule caricate con il farmaco vengono infatti infuse attraverso la vena porta, che raggiunge direttamente il fegato, evitando così una diffusione delle stesse a tutto l’organismo e limitando quindi la possibilità di effetti collaterali in altri organi e apparati. I risultati preclinici di questo studio sono incoraggianti e mostrano una riduzione significativa del volume delle metastasi a fronte di una minore tossicità rispetto al protocollo chemioterapico standard.
Il nostro obiettivo ad oggi è quello di caratterizzare meglio questo tipo di trattamento, studiando anche la possibilità di applicarlo in combinazione con altri tipi di terapia cellulare o immunologica, che hanno già un impiego clinico in altri tipi di tumori. Vorremmo inoltre approfondire il ruolo dell’infiammazione e della risposta immunitaria che questo tipo di trattamento induce nei confronti del tumore stesso. Questi ulteriori studi ci permetteranno di valutare e comprende più nel dettaglio l’efficacia e la sicurezza di questo approccio, anche in vista di un possibile sviluppo clinico.
Il progetto di ricerca verrà svolto presso il Diabetes Research Institute del San Raffaele, guidato dal Prof. Lorenzo Piemonti, e prevede la durata di 3 anni.
Questo progetto sara' cofinanziato con l' Associazione Oltre la Ricerca.
Biografia Dott. Paolo Camisa
Sono un medico neolaureato all’università Vita-Salute San Raffaele e attualmente iscritto al corso di dottorato in medicina molecolare. Ho iniziato il mio percorso di studi con l’idea di diventare un chirurgo, ma affrontando i primi anni di medicina, in cui si studiano prevalentemente materie come chimica, genetica patologia e biologia, mi sono appassionato alla ricerca. Queste due realtà mi sono sempre sembrate in conflitto tra loro, fino a quando non ho iniziato il mio percorso di tesi nel reparto di Chirurgia del Pancreas e dei Trapianti sotto la guida del Prof. Stefano Crippa e del Prof. Massimo Falconi. Qui ho avuto l’occasione di imparare il vero significato della ricerca traslazionale e ho potuto constatare che unire chirurgia e ricerca non è solo possibile, ma anche necessario per partecipare attivamente al progresso delle cure. Durante il periodo di tesi ho avuto modo di prendere parte ad attività sia di ricerca clinica che di laboratorio, occupandomi sia di lesioni cistiche pancreatiche che di adenocarcinoma del pancreas. Studiando queste malattie e in particolare l’adenocarcinoma del pancreas mi è risultato chiaro sin da subito come questo sia ancora oggi gravato da un difficile prognosi, dovuta anche alla scarsità di alternative terapeutiche che possiamo proporre ai pazienti. Proprio per questa ragione, quando mi è stato proposto di candidarmi per una borsa di dottorato con l’obiettivo di sviluppare e perfezionare una terapia cellulare mirata al trattamento delle metastasi epatiche da tumore del pancreas, ho accolto la notizia con grande entusiasmo. Oggi sono sicuro che dall’interazione tra clinica e ricerca si possa creare importante valore per il paziente e che questo mio percorso mi fornirà capacità e competenze per poter contribuire in maniera significativa al progresso medico nel campo della chirurgia oncologica del pancreas.
Al fianco della mia passione per la medicina vi è quella per la natura e l’ambiente. Nel tempo libero cerco di passare il tempo all’aria aperta, cercando ambienti incontaminati in cui immergermi. Da sempre nutro un grande amore per la montagna, passione che mi accompagna fin da quando ero bambino. Scalare montagne, pedalare sulla mountain bike e salire sui ghiacciai alpini mi ha sempre donato una sensazione di serenità come poche altre cose. Mi piace viaggiare, sia per conoscere nuove culture che per vedere ambienti naturali diversi, lo scorso anno ho passato due mesi in India, divisi tra volontariato in ospedale e trekking sull’Himalaya, uno dei viaggi più belli della mia vita.
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Davide
Laura e Roberto il Vostro giorno speciale abbraccia chi ha bisogno viva la ricerca
STEFANO
Carissimi Laura e Roberto attendendo di abbracciarvi siamo lieti di partecipare alla vostra iniziativa benefica. W Laura&Roberto
Stefano
Cari Laura e Roberto nel vostro giorno più bello, avete avuto un bellissimo pensiero e dato l'opportunità di aiutare chi soffre.
Daniele Leonello | €400